È stato un anno doloroso, dalla sofferenza fuori controllo. Un anno di smisurati sacrifici, forse non per tutti, ma per moltissimi di sicuro. Natale è alle porte; non sappiamo cosa ci aspettarà varcando l’uscito.
Sulla soglia di dicembre, non voglio cercare obiettivi per il futuro e incolonnarli in una lista, ma ordinare il tempo dilatato in ricordi necessari da conservare.
Mi sono fatta largo tra mesi di dati agghiaccianti, di disinteresse di troppi, di incomprensioni e disorganizzazione, di mancanza di prudenza e lungimiranza.
Un ricordo per ogni mese da portare con me:
Gennaio. Il Concerto per la C.R.I. di Alassio organizzato dal Mo. Andrea Elena nella Chiesa dei frati Cappuccini.
Febbraio. La presentazione a Cervo del romanzo La misura del tempo di Gianrico Carofiglio.
Marzo. Conoscere persone, per lo più insospettabili, che hanno creato un sottobosco di aiuti, con estrema discrezione, generosità e sensibilità durante i 3 mesi di “clausura”.
Aprile – Maggio. Essere riusciti a farvi avere il nostro Mensile in tempi di chiusura totale.
Giugno. L’inaugurazione di Bookstop, la libreria indipendente dove ho troscorso sabati pomeriggio tra pagine e chiacchiere.
Luglio. L’arena estiva del Don Bosco organizzata con successo – e credetemi, sembrava impossibile – dal CGS adelasia e dall’Istituto Salesiano.
Agosto. L’uscita al chiaro di luna (piena) della marcia acquatica, annullata da un temporale. Al grido di tanto prima o poi passa… Poi siamo usciti di corsa dall’acqua.
Settembre. Anna Ottonello, Valeria Semini, Michela Branco, Silvana Trevia, Antonella Arecco: le insostituibili e vitali v. b. di Alassio Wave Walking.
Ottobre. La tristezza pulsante come una ferita, per la chiusura di Cinema e Teatri.
Novembre. La raccolta plastica sulla spiaggia organizzata impeccabilmente dalla Marcia Acquatica e dal Circolo Nautico in tempi di pandemia.
Dicembre. Ve lo scrivo a gennaio. Se volete condividere con noi i vostri ricordi da portare nel 2021, scriveteci. Li pubblicheremo a gennaio.
Intanto Buon Natale.